La nostra storia
Le suore di S. Marta e la loro storia: Tommaso Reggio, il fondatore, grande come un gigante…
Tommaso Reggio nasce a Genova il 9 gennaio 1818 in una delle famiglie più in vista della Liguria. Gode una vita agiata e sicura ed il clima familiare denso di cultura e di valori religiosi lo prepara a vedere oltre la sua ricchezza. A venti anni Tommaso rinuncia alla carriera brillante e sicura di avvocato, si dà agli studi di teologia e diventa prete. Uomo aperto e poliedrico, Tommaso Reggio si cala con disinvoltura nel tessuto della sua gente per comprenderla, amarla e condurla a Dio Padre attraverso una “pedagogia” fatta di cure attente e nutrita di un amore solido. Questa passione per l’uomo, per ogni uomo, si traduce in una ricerca senza sosta, di ciò che può renderlo felice, tanto che vive con la gente i suoi drammi, le angosce, i dubbi, ma anche i sogni: per questo spende tutta la sua fede per infondere fiducia affinché ognuno trovi la capacità di mettere a frutto i doni che il Padre regala. Ricco e nobile di origini vuole fare a meno del superfluo per diventare libero; questa ricerca dell’essenziale è tenace, vera, quotidiana. Si fa povero…, ma un povero dignitoso; è umile e vero, sa stare con tutti ed essere in sintonia con la gente comune, diviene un gigante capace di reggere fatiche fisiche e intellettuali.
La sua attività cresce col crescere degli anni, nel 1877 viene eletto Vescovo di Ventimiglia e quando chiede di lasciare il compito episcopale perché teme che un vescovo anziano renda più fiacca la vita di una diocesi, il Papa non solo non accetta le sue dimissioni, ma nel 1892 lo fa Arcivescovo di Genova, egli allora si rimbocca le maniche e all’età di 74 anni svolge il suo ministero con efficacia e tenacia grande. È la sua risposta totale al dono ricevuto da Dio, è la sua giovinezza che perdura e cresce nell’abbandonarsi alla volontà di Dio, quasi a entrare nell’eternità stessa di Dio.
Tommaso Reggio, il 15 ottobre 1878, dà vita ad una famiglia religiosa. Il carisma che affida alle sue prime suore (di cui cura personalmente la formazione) è chiaro: non ci deve essere nessun bisogno, nessuna urgenza da cui una suora di S. Marta non si senta interpellata.
Ciò che deve rendere inconfondibili le “sue” suore è la capacità di servire e di accogliere ogni uomo, in ogni tempo, in ogni necessità. Lui, per primo, spende la sua vita facendosi “servo per amore” senza risparmiarsi mai.Egli ha un’idea profonda del “servire”. Dice che il servizio più grande che si può rendere all’uomo è quello di farlo entrare nel nostro cuore, di farlo sentire a casa, sempre. Il lavoro delle mani non ha senso, se non diventa palpito che scalda; ogni gesto prima che dalle mani deve passare dal cuore. Sceglie perciò il nome di Suore di S. Marta per le sue figlie perché “S. Marta ebbe la somma ventura di accogliere nella sua casa di Betania il Divin Redentore e di offrirgli ogni cosa necessaria alla vita”. Invita le suore ad “andare verso gli uomini con una carità che abbraccia tutti i luoghi e tutte le persone senza distinzione”.
Tommaso Reggio muore a Triora (Imperia) il 22 novembre 1901, il suo corpo riposa a Genova nella Cappella delle Suore di S. Marta. Papa Giovanni Paolo II lo ha proclamato Beato, il 3 settembre del 2000.
La Congregazione delle Suore di S. Marta, oggi, nel mondo
Questa congregazione nasce dalla volontà e dall’amore del suo fondatore come risposta ai bisogni immediati della gente, dei poveri e dei bisognosi e per rispondere a tutte “le esigenze della evangelizzazione” dedicandosi ad accogliere e a servire il Cristo in tutti i fratelli con la catechesi, l’attività educativa, assistenziale e sanitaria. Il messaggio del fondatore è stato così semplice e nello stesso tempo generoso che ha permesso, con l’aiuto di Dio, di camminare nel mondo e per il mondo fondando case, scuole ed ospedali, ricoveri per i poveri e gli anziani, dalle Americhe all’India, mantenendo quello slancio, quella gioia dell’accoglienza che caratterizza le suore di Santa Marta anche del Terzo Millennio.
Le suore di S. Marta a Sesto Fiorentino
“Poste alla sequela di Cristo, che è passato fra gli uomini predicando il Regno e facendo del bene a tutti, rispondiamo alle esigenze dell’evangelizzazione non solo con la testimonianza della vita, ma anche mediante “l’annuncio della fede, la catechesi e con le opere di apostolato missionario, educativo, assistenziale”. (Costituzioni, articolo 89).
Le Suore di Santa Marta sono presenti a Querceto, una frazione del Comune di Sesto Fiorentino, fin dal 1928. Nella struttura sono presenti attività diverse: educazione dei bambini della fascia del nido e della scuola materna; catechesi nella Parrocchia di San Jacopo a Querceto; assistenza e sostegno alle Suore anziane e/o malate. Dal 2004 si è costituito il gruppo degli Amici di Betania, laici che condividono con le Suore il carisma di “accoglienza ”trasmesso” dal fondatore. Con “incontri” e attività varie aperti a tutti, animano la liturgia, meditano la Parola di Dio, gli scritti del Beato Tommaso Reggio, i documenti della Chiesa. Nella libertà e serenità con un dialogo costruttivo, si mettono in comune doni e talenti, concludendo con un “agape” fraterna e gioiosa.